Ieri mattina alle 12.30, presso il quartier generale della FISE in Viale Tiziano a Roma, alla presenza del Presidente della FISE Marco Di Paola, della coordinatrice delle discipline non Olimpiche FISE Andrea White, in costante contatto con il Capo Dipartimento Endurance Massimo Nova e con il C.T. delle nazionali Nando Torre, è stato ufficialmente presentato il Progetto MBH riservato agli atleti young riders dell'endurance.
Nel salottino dell'ufficio del Presidente si sono accomodati Mohammed Saeed Salem Binham Alameri, sponsor emiratino del progetto, Shuaib Saeed Ahmed Saeed Alhouqani, trainer delle scuderie della famiglia Binham e Antonio Forgione, ideatore del progetto accompagnato da sua moglie nonché collaboratrice Paola Pagliaro.
La presentazione si è poi spostata nella sede dell'Ambasciata degli Emirati Arabi in Italia a Roma dove il progetto è stato illustrato alla presenza di Naser Al Khaja, incaricato d'Affari presso l'Ambasciata U.A.E. e del Funzionario Abdullah Alhameli.
A rompere il ghiaccio e introdurre il progetto dalla sua nascita alla sua attuale evoluzione, proprio Forgione che è riuscito a suscitare nel mondo dell'endurance nel breve periodo, grande interesse da parte di tanti Comitati Regionali FISE e i loro tesserati.
Il cavaliere abruzzese ha spiegato al Presidente a grandi linee, il funzionamento del progetto che vedeva in finale domenica scorsa al Centro Equestre Federale dei Pratoni del Vivaro (Rm), otto enduristi ognuno vincitore del proprio campionato regionale.
E' proprio quest'ultimo riferimento ai campionati regionali che ha fatto maggior presa sugli ascoltatori in quanto amazzoni e cavalieri italiani, con questo schema, sono invitati a correre nella propria regione valorizzando di fatto il lavoro dei Comitati Organizzatori locali.
Il progetto MBH, sostenendo l'endurance giovanile a 360°, offre ai meritevoli attraverso i suoi premi, il viaggio a Dubai nella fattispecie, un'importante opportunità di crescita personale.
Quelli che dovevano essere sei e poi diventati otto premi grazie alla sensibilità dello sponsor Mohammed Saeed Salem Binham Alameri, si sono trasformati in un'imperdibile chanche per i più giovani, quella di vivere esperienze uniche immersi in culture completamente diverse e lontane da quelle occidentali.
Tappa finale dei vincitori dei premi saranno la visita alle scuderie della famiglia Binham, di quelle reali di H.H. Mohammed bin Rashid Al Maktoum e suo figlio H.H. Hamdan bin Mohammed Al Maktoum e finalmente ad una delle gare più ricche e blasonate al mondo, la Sheikh Mohammed Cup 2024.
Prima di omaggiare il team del progetto MBH con i graditissimi regali brandizzati FISE e i suoi sponsor, il Presidente e Mr. Mohammed Saeed Salem Binham Alameri, si sono soffermati sull'evoluzione futura del progetto che non si ferma in Italia ma guarda all'Europa.
Lo stesso sponsor emiratino ha voluto con forza sottolineare che i natali del progetto rimarranno in Italia dove tutto è germogliato e tutto deve simbolicamente finire.
Il riferimento è chiaramente alla finale del progetto 2024 che lo stesso vuole rimanga ai Pratoni del Vivaro, luogo da lui particolarmente apprezzato.
Prossimo step dunque la stesura di un programma condiviso dalla famiglia Binham e dal Dipartimento Endurance FISE che si è messo a disposizione rilanciando con nuove idee pronte per essere discusse durante i prossimi tavoli.
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